Il punto di partenza

in , , , , , by I Dolci di Pinella, lunedì, aprile 13, 2015

Dopo tanti anni sono ritornata al punto di partenza.

Agli inizi del 2000, ho cominciato a prendere aerei e navi e treni per poter entrare, munita di  quaderno e penne colorate ,in aule luminose e misteriose  e sentir parlare di Pasticceria.

Da allora, il tempo è passato. E ai primi cremosi al cioccolato...le prime glasse...i primi inserti ...le prime decorazioni...si sono unite una miriade di preparazioni, ricette, idee.
Non c'e' stato un solo corso che non mi abbia reso felice. E che non mi  abbia lasciata colma di informazioni, notizie, dettagli....tesori, insomma. 

Solo che....man mano che camminavo....si infiltrava in me la constatazione che non sarei mai riuscita a "sapere" di tutto. La Pasticceria è una distesa infinita di fiori, ognuno splendido e ognuno ricco di particolari meravigliosi.. 

Non c'è tempo. 
Non ho il tempo di osservare la meraviglia di infiniti fiori. 
Devo necessariamente scegliere  quello da cogliere. E ho scelto.
Ho scelto tra tutti i dolci possibili quelli che riescono a prendermi il cuore. Più di altri. Perché...sia chiaro...la amo tutta intensamente, la Pasticceria.

E poi...pensavo..che in fin dei conti....quando ho iniziato con Maurizio Santin a fare i corsi sul cioccolato, erano questi i dolci che amavo di più. Ingredienti semplici e buoni, preparazioni non numericamente  eccessive, decorazioni lineari ed eleganti.

Sono dovuta andare a Parigi per capire che dovevo tornare indietro e dedicare il mio tempo ai dolci che mi piacevano di più....a volte, la strada è li, davanti, e non la vedi. 

Va bene....vado avanti. Ma è come fossi tornata a casa dopo un lungo viaggio....




Petits donuts Chok' Praline( da una ricetta  della Masterclass con Marie Meunier)



Pate sucrée Chocolat
( potete dividere queste dosi per 5 in modo da avere la quantità quasi esatta per 12 porzioni) 

150 g di burro morbido
100 g di zucchero al velo
250 g di farina debole 00
25 g di farina di mandorle
25 g di cacao amaro
50 g di uova intere
25 g di grué di cacao
un pizzico di fior di sale


Tagliare a cubetti il burro morbido. Aggiungere lo zucchero al velo ben setacciato e impastare . Rendere omogeneo l'impasto usando un tarocco fino a renderlo ben liscio. Setacciare ripetutamente  la farina con il cacao e la farina di mandorle. Aggiungere le polveri all'impasto e impastare. Completare con l'uovo,  il pizzico di sale e il grué di cacao. Ultimata la lavorazione stendere la pate sucrée tra due fogli di carta da forno ad uno spessore di 1/2 cm. Conservare in frigo per tutta la notte. L'indomani, coppare dei dischi smerlati di circa 6-7 cm di diametro e di circa 0.3 mm di altezza. Disporli su un silpain microforato oppure semplicemente su carta da forno.
Accendere il forno a 160°C in modalità ventilata.
Infornare per almeno 15 minuti e controllare la cottura con attenzione perché con la pasta al cacao è più difficile verificare lo stadio di cottura.
Estrarre dal forno e far raffreddare. 




Biscuit Chocolat sans farine

60 g di albumi
55 g di zucchero semolato
35 g di tuorli
15 g di cacao amaro
15 g di farina di mandorle


Far schiumare gli albumi a media velocità. Aggiungere progressivamente lo zucchero semolato e montare a neve soda. Mescolare i tuorli e unirli a filo alla meringa. Setacciare la farina di mandorle con il cacao per almeno 2 volte. Unirla all'impasto con una spatola dall'alto verso il basso. Versare l'impasto in una teglia ad un'altezza di 1/2 cm di altezza. Infornare a 180°C per circa 5 minuti. Staccare il foglio di carta forno dalla teglia per bloccare la cottura e far raffreddare. Coppare dei dischi di circa 3.5 cm.





Cremeux Chocolat 

90 g di panna liquida al 35% di grassi
90 g di latte intero
30 g di tuorli
25 g di zucchero semolato
55 g di cioccolato fondente al 66% ( per es. Caraibe-Valrhona)
55 g di cioccolato fondente al 70% ( per es. Guanaja-Valrhona)



Realizzare una crema inglese facendo scaldare la panna e il latte; quindi, unire i tuorli mescolati con lo zucchero. Portare alla T di 82°C e versare la crema sui due tipi di cioccolato. Con il minipimer, mescolare con cura in modo da realizzare un cremoso setoso e lucido. Passare il cremoso al setaccio. Versare  la crema fino a circa 0.5 mm dal bordo in uno stampo per small donuts (vedi sotto) . Adagiare un disco di biscotto al cioccolato e conservare in freezer.


Praliné noisette

150 g di nocciole tostate calde
100 g di zucchero semolato
0.5 g di fior di sale
1/2 bacca di vaniglia

Realizzare un caramello a secco. Versarlo a filo sulle nocciole disposte su un silpat in singolo strato. Spolverizzare con il sale e distribuire sulla superficie la polpa della bacca di vaniglia. Far raffreddare e passare al mixer fino ad ottenere un composto fluido e liscio.


Preparazione


Disporre i fondi di frolla sul piatto. Al centro, sistemare una goccia di praliné noisette e far aderire un donut. Inserire il praliné in una piccola sac à poche e farlo colare nella cavità del dolcino. Far scongelare. Decorare con un bastoncino di cioccolato temperato e un frammento di carta oro alimentare. 


Nota Tecnica: Alla lezione il dolcino è stato eseguito da Marie Meunier con uno stampo quadrato e una cavità al centro. Questo, giusto per darvi un'idea, eccolo:



Non avendolo, io ho usato questo, lo small donut di Silikomart che si è prestato molto bene ....


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Parigi e...la frolla!

in , , , by I Dolci di Pinella, giovedì, aprile 09, 2015

Parigi...
La amo cosi tanto. La città..il luogo....che amo di più. 
L'aria, il profumo, il colore. 
E quando torno a casa mi invento mille modi per pensare, un giorno, di poterci ritornare.  

E ora, dopo svariate volte, ci torno per camminare. Non riesco a recuperare un altro modo per scoprirmi serena. Come su una nuvola. Una passeggiata a guardare le finestre delle case. I balconi curati e pieni di fiori. Un croissant in una vetrina di Boulangerie- Patisserie. L'insegna di un bistrot. L'oro dei Grands Magazins Printemps. Le cupole dell'Opéra viste dal Deli-Cieux.  Il fiume, immenso e carico di ricordi. Le volute del Metro a Pigalle.

Una moltitudine di dettagli. Che, ogni volta, si arricchiscono di frammenti. 
Stavolta, ho introdotto una variante. Che coltivavo da giorni e mesi e secondi interminabili.

Una Masterclass da Christophe Michalak, nella, per me, mitica rue de Faubourg Poissonnière... al n. 60...cosi irresistibilmente vicina a rue Montmartre..

E alle 14..dopo una corsa attraverso il quartiere sotto una pioggerellina fina-fina....puntualissima entro nel sogno.

Finalmente. 
Finalmente una leçon con Marie Meunier. 

E le aspettative non sono andate deluse. Lei...Marie....lavora cosi incredibilmente bene....cosi elegante e raffinata....cosi assolutamente francese nei gesti, nelle espressioni, nei sorrisi...
Io assaporo ogni istante. Non perdo un solo gesto delle mani. Ogni colore e sfumatura. Ogni dettaglio e movimento.


Ogni tanto, giro gli occhi verso destra. Verso sinistra. Non esito a staccare una fettina di un sublime chocolat avec noisettes che mi sorride davanti ai fogli....penso al grembiule avuto in regalo e che conserverò gelosamente, guardo l'orologio supplicando il tempo di non correre cosi in fretta, immergo gli occhi all'interno dei frigoriferi stracolmi di prelibatezze....sogno. Sogno di poter avere la possibilità, un giorno, di poterci ritornare.



In tutti questi anni, attraverso il blog, ho condiviso le mie gioie. Le mie esperienze e attimi di vita. Sempre più convinta che anche le cose più belle, quelle vagheggiate e costruite, attese e realizzate, non abbiano poi cosi tanto senso se non estese ad altri.

Credo che lo farò anche stavolta.

Pian piano realizzerò ciò che ho visto. Ciò che mi è piaciuto. Quello che ho pensato di poter replicare una volta tornata a casa. Spero di potervi...in attesa che ognuno di voi che legge possa farlo direttamente....farvi scivolare, anche se solo per pochi attimi, nella magica e fatata aula della meravigliosa Michalak Masterclass...
Ricordatevi: rue de Faubourg Poissonnière. Al n. 60....

  



Pate sucrée au cacao( estratta da una lezione alla Michalak Masterclass)


Ho scelto...tanto per incominciare...una preparazione che mi ha entusiasmato. Per la modalità di preparazione e per la sua friabilità e bontà.Una vera squisitezza.
E, riproducendola, ho pensato di utilizzare un po' di impasto per verificare se anche questa ricetta poteva trovare utilizzo come pate à sucrée per una piccola tarte. Magari usando i cerchi microforati  e tecnica  consolidata in altre preparazioni.
E' andata. Tutto tranquillo....ed eccomi qui a scriverne....




150 g di burro morbido
100 g di zucchero al velo
250 g di farina debole 00
25 g di farina di mandorle
25 g di cacao amaro
50 g di uova intere
25 g di grué di cacao
un pizzico di fior di sale


Tagliare a cubetti il burro morbido. Aggiungere lo zucchero al velo ben setacciato e impastare . Rendere omogeneo l'impasto usando un tarocco fino a renderlo ben liscio. Setacciare ripetutamente  la farina con il cacao e la farina di mandorle. Aggiungere le polveri all'impasto e impastare. Completare con l'uovo,  il pizzico di sale e il grué di cacao. Ultimata la lavorazione stendere la pate sucrée tra due fogli di carta da forno ad uno spessore di 1/2 cm. Conservare in frigo per tutta la notte. L'indomani, coppare dei dischi usando i cerchi microforati e adagiare su silpat oppure su silpain ( silpat microforato). Velare di burro l'interno dei cerchi. Con un righello e un coltellino affilato ritagliare delle bande che andranno inserite all'interno dei cerchi a rivestire l'intero bordo. Ritagliare l'eccedenza della pasta e conservare ancora in frigo per almeno due ore. 
Accendere il forno a 160°C in modalità ventilata.
Infornare per almeno 15 minuti e controllare la cottura con attenzione perché con la pasta al cacao è più difficile verificare lo stadio di cottura.
Estrarre dal forno e far raffreddare. Eventualmente, conservare successivamente in una scatola di latta.
Io ho usato questi stampi per realizzare una petite tarte con un avanzo di cremoso al cioccolato ma di questo ...e altro ancora....ve ne parlerò a fine settimana...

A' bientot...alors


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