Tartelettes chocolat-café

in , , by I Dolci di Pinella, mercoledì, dicembre 08, 2010
Non credo ci sia nulla di meglio che spalancare le finestre e accorgersi che fuori, davanti a te, si spalanca un cielo cosi azzurro e limpido, direi quasi trasparente, che ti ci potresti tuffare.

Cosi come credo che non ci sia nulla di meglio che immergersi in un cielo azzurro e tiepido dopo una serata trascorsa con i tuoi cari, l'essenza in fondo di questa stranissima vita. Sono rimasti in pochi i tuoi cari, riesci a riunirli in un solo tavolo.
Come ho già avuto modo di dire.
Ma non è questo l'importante. Quello che conta è che siano andati via ognuno con il suo pacchetto: chi ha avuto il pranzo per oggi, chi si siederà a tavola ad allestirsi  una sorta di piccolo brunch, chi  riuscirà a fare la sua colazione migliore, stamattina.

Vi ricordate che nei giorni scorsi vi ho parlato di una pasta sablée di Christophe Felder? Santo Cielo, ci sono cosi tanti modi di fare una frolla, una sablée, insomma un impasto che poi ci si  possa fare ciambelle, fondi per tartes, basi di bavaresi, piccole cose saporite e croccanti che basterebbe solo un velo di marmellata a trasformarlo in  un dolce succulento.

Ho fatto quest'impasto e ne ho ricavato un sacco di cose, tra le quali dei fondi per delle tartelettes che mi avevano conquistato subito sfogliando quella delizia di libro che è Les Mignardises de Christophe.

Pagina 40. Se si inciampa su questa pagina è inevitabile infilarsi un grembiule e liberare alla svelta il tavolo della cucina.

Tartelettes chocolat-café
(da Les Mignardises de Christophe)




Per la pasta sablée

150 g di farina 00
1 punta di coltello di lievito chimico
75 g di burro morbido
75 g di zucchero semolato
1 tuorlo
1 cucchiaio d'acqua
mezza bacca di vaniglia oppure un aroma a scelta (limone, arancio)
un pizzico di sale

Setacciate la farina con il lievito. Versate la polvere in planetaria e aggiungete lo zucchero ed il burro morbido , a pomata.  Impastate fino ad ottenere una pasta sabbiosa, aggiungere l'interno della mezza bacca di vaniglia e il tuorlo. Impastate velocemente ed eventualmente aggiungete un cucchiaio d'acqua nel quale avrete sciolto il sale. Formate un panetto che avvolgerete in pellicola oppure in carta forno e farete riposare per un paio d'ore al fresco.
Stendete la sablée su un ripiano leggerissimamente infarinato, ad un'altezza di 1/2 cm e ritagliate con un coppapasta smerlato dei dischi di diametro leggermente superiore a quello dei vostri stampini per tartelettes. Inserite in disco all'interno degli stampini, bucate con i rebbi di una forchetta e ricoprite con un pezzetto di carta forno su cui adagerete dei fagioli secchi in modo da evitarne il rigonfiamento
Infornate ad una temperatura di 170-180°C per circa 10. Togliete la carte ed i fagioli e completate la cottura per alcuni minuti.
 
Per la ganache
 
200 g di cioccolato fondente al 70%
200 g di panna fresca
1 cucchiaino da caffé di Nescafé
30 g di burro morbido
 
Fate scaldare la panna fino al limite del bollore. Aggiungete il caffé liofilizzato e fatelo sciogliere. Fate fondere il cioccolato e versate una parte della crema calda. Rimescolate emulsionando la ganache sempre con i consueti movimenti circolari, dal centro verso i bordi della ciotola. ggiungete il resto della crema e infine incorporate il burro molto morbido. Versate la ganache sul fondo delle tartelettes e riponete in frigo.
Lasciate freddare il resto della crema avanzata e montatela con un frullino.
Quando le tartelettes sono pronte, decorate ciascuna con una rosa di ganache montata.
 
Le tartelettes guarnite si conservano per alcuni giorni, in frigorifero. 

C'è aria nuova...sa di cioccolato!

in , by I Dolci di Pinella, domenica, dicembre 05, 2010
Strano come stanotte non abbia nulla  di nuovo da farvi vedere.
Ma non perché in questi due giorni sia stata lì a cincischiare. Tutt'altro.
Da tempo non stavo in cucina come fosse il luogo migliore al mondo per trascorrere le giornate. Più allettante di un viaggio  in un posto tropicale. Più serena di una passeggiata in riva al mare. Più tranquilla di un riposo sul letto con le serrande aperte e il sole che  riscalda la faccia e quasi ti fa volare in un mondo sconosciuto.

Adoro stare in cucina, specialmente da un pò di tempo a questa parte.

L'altro ieri ho ricevuto i miei nuovi libri. Hermé, Felder, ancora Felder, ancora Hermé, qualcosa di Ladurée e......
La magia. Un libro che sa di magia.
L'Encyclopedie du Chocolat.

Quanto mi ha parlato Big Magic Santin di F.Bau? Quanto?
"Conosci Bau?" No, Santin, no.
"Come? Non conosci Bau?"

Adesso si, lo conosco.


E' tutto il giorno che lavoro su un decoro...Prima un flop, poi un altro flop, poi è nato qualcosa, forse mi piace.
La mando a Rita, la maga de La Fucina Culinaria. Lei, è li dall'altra parte del mare. E facciamo la stessa cosa, insieme.
Intanto, non demordo mica. Ma, che faccio? E' tardi. Magari ci ritento domani l'altro.

Quando si apre questo libro è come entrare in un luogo fatato...una sorta di favola "C'era una volta...." E l'unica cosa che entra nella testa è solo trovare il tempo per cercare di farle le cose che sono lì, sotto gli occhi. Il tempo. Il tempo. Quanto è lungo il tempo?

Insomma, si, stanno nascendo nuove cose. E certamente in questi giorni di dicembre, il mio pazientissimo blog si profumerà di tanto cioccolato.... 

Oggi è cosi tardi. E molto spesso occorre avere pazienza e cercare di tenerle a freno le cose, come avessimo in mano le briglie .....che l'abbiamo già detto, no? che c'è sempre un tempo per tutto.


A presto, allora. A presto.
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