E' cosi strana la vita.....Faccio cosi tante frolle, ma veramente tante. Non solo perchè è il mio dolce preferito, già cosi, senza nessun'altra aggiunta...Certo che se poi diventa un elemento di un dessert piu' complesso, allora quel dolce diventa assolutamente delizioso.
Quel che mi è capitato la mattina del primo dell'anno sfugge ad ogni tentativo di comprensione.
Un insuccesso bello e buono. E dovuto tutto a me....
Cosa ho mai combinato? Semplice. Un flop. Si, lo so, ne succedono in chi fa dolci. Ma, credetemi….ci ho messo giorni a capire l’errore…Ho lavorato certamente male la pasta e cotta peggio.
Il fatto che sia successo tutto il primo giorno del Nuovo Anno aveva un che di minaccioso ed inquietante.....Ma come spesso succede anche in altri campi, non è mica detto che quello che si immagina come un evento infausto, tale si mantenga.
No. Si puo' trasformare in piu' attenzione in cio' che si sta facendo, magari condita da un pizzico ( piu' di un pizzico...) di umiltà in piu', in piu' entusiasmo ...mica è scontato che una sappia sempre impastare una frolla...Insomma, se si ha a disposizione il Manuale Pratico di Pasticceria di Giovanni Pina, se si puo' contare sulla presenza insperata e magica di un cosi disponibilissimo Maestro, sui suoi preziosissimi suggerimenti e consigli, allora, beh! allora puo' anche accadere di veder spuntare una frolla al cacao che buona cosi mi pare di non averne mai fatta fino ad ora....

Tarte all’arancia e cioccolato
( liberamente estratta da una preparazione di Giovanni Pina e Michel Roux)


Una squisita frolla al cacao profumata d’arancia appena colta ideata dal Maestro Giovanni Pina da utilizzare come base per una corteggiatissima tarte di Michel Roux…..?!?
Si, l’originale è ai lamponi ma io dove li trovo i lamponi freschi? E se … e se usassi la mia buona marmellata d’arance? E profumassi con del Cointreau?
Ma, si…perchè non ci ho pensato prima?


Per la frolla ricca al cacao
( dal Manuale Pratico di Pasticceria di Giovanni Pina)


450 g di farina 00
50 g di farina di mandorle
30 g di cacao amaro in polvere
350 g di burro
100 g di tuorli
10 g di miele d’acacia
125 g di zucchero al velo
2 g di sale
Scorza grattugiata d’arancia


Setacciare la farina 00 con il cacao. Aggiungere la farina di mandorle.Sciogliere il sale in pochissima acqua. Impastare il burro con lo zucchero al velo, aggiungere i tuorli, il miele, la scorza grattugiata dell’arancia, il sale. Infine, le polveri, cioè la farina, il cacao e la farina di mandorle lavorando il composto solo per il tempo necessario ad ottenere un amalgama omogeneo. Coprire l’impasto all’interno di un foglio di carta da forno e riporre in frigo per non meno di 30 minuti..
Stendere l’impasto sull’asse leggermente infarinato ad un’altezza di 3 mm. Rivestire un fondo per tartes, cioè un anello di 26 cm di diametro e 2 cm d’altezza. In mancanza un simile stampo da crostata preferibilmente con fondo mobile. Trasferire la teglia in frigo per non meno di 20 minuti. Rivestire la frolla con carta argentata , deporre dei fagioli e cuocere in bianco a 190°C per 20 minuti. Quindi, abbassare il forno a 180 °C, eliminare la carta argentata e i fagioli e continuare la cottura per altri 5 minuti. Far freddare completamente quindi sistemare la tarte su un piatto da portata.
Durante la cottura, preparare la ganache al cioccolato.

Ganache al cioccolato
( estratta da Frolla &Sfoglia di Michel Roux)

250 ml di panna fresca
200 g di cioccolato fondente al 70%
25 g di glucosi liquido
50 g di burro a dadini
1 cucchiaio di Cointreau oppure di Grand Marnier


Portare la panna all’ebollizione. Far fondere il cioccolato e aggiungervi la panna in piu’ riprese lavorando dal centro verso la periferia della ciotola. Completare con il glucosio.Quando la crema è diventata molto liscia, incorporare il burro , un paio di dadini alla volta.

Preparazione della tarte

Velare la base della tarte di marmellata d’arancia. Colare la ganache senza lisciare la supeficie ma solo scuotendo leggermente la tarte. Porre in frigo a solidificare. Tagliare le fette con un coltello molto affilato, scaldando la lama in acqua bollente ogni volta.

frolla ricca al cacao blog Oh, no. Non posso per alcun motivo rinunciare a ritagliare dei frollini. Mi dico che possono essermi utili per adagiarci una semisfera di bavarese. Oppure per velarli di marmellata d’arancia o di crema alle nocciole e concedermene qualcuno all’ora del the…. La verità è che non vedo l’ora di alzarmi al mattino e iniziare la giornata con qualcosa di buono. ecco, è proprio la risposta giusta…..

Il Maestro Giovanni Pina mi consiglia: Prima di infornare i dischi di frolla inumidiscili leggermente con acqua e zucchero e cospargili con zucchero semolato a grana grossa(zucchero di canna raffinato per esempio),Cuoci e,una volta freddi,stendi il tuo strato di marmellata di arance amare e costruisci il tuo dolce.La sensazione di musicalità che la tua torta sprigionerà sotto ai denti,sarà un valore aggiunto inimitabile.
Lo farò, Maestro. Lo farò.

PS Il Maestro Pina mi fa giustamente notare che il sale va sciolto in poca acqua. E aggiunto quindi all'impasto. E dire che l'avevo letto, a pag.45 del libro. Ma poi scrivendo .... Le mie scuse, Maestro Pina! E' stata solamente una mia ennesima distrazione.....

Home sweet home….

in , by I Dolci di Pinella, martedì, gennaio 05, 2010
Si, certo. Con casa-dolce-casa, intendo anche quel girovagare lento per le stanze silenziose  spillando con calma le ore delle pochissime giornate di ferie, affogata in  un informe aggeggio felpato over size e comode e vecchie pantofole. Come i bambini quando si alzano il giorno dell’ Epifania rubando la vestaglia della madre e le ciabatte del padre per scapicollarsi lesti a strappare gli involucri dei regali che belli come quelli che porta la Befana non ce ne sono mica….
Bello girare per casa. Bello entrare nelle stanze e far girare piano lo sguardo a vedere cose di tutti i giorni che pero’ in effetti non si guardano mai cosi intensamente. Bello uscire in veranda, osservare le bimbe della casa di fronte…ma quanto son cresciute?….., fermarsi a scrutare il vecchio che attraversa incerto la strada con una sigaretta tra le dita.
Home sweet home.
Ma non solo in senso lato. In questo caso, l’espressione calza a pennello con una casetta di frolla che prende fiato già da ieri sera.Destinata a due bimbe che neppure conosco. Da esibire in una casa che non so neppure dove sia. Una casa di frolla per un’amica  da destinare ad un’amica che ha…Un giro che non finisce piu’…
Se un’amica chiede, un’altra risponde. E cosi la casetta prende forma. Prima i ritagli sul cartoncino. Poi, la frolla da ritagliare. E poi i decori da drappeggiare. Finchè la casa è pronta. Eccola li, al centro della stanza. Ma cos’è questa commozione che mi assale al vederla?

casettauno blogCari bimbi, da piccola, qualcuno mi aveva raccontato la fiaba dei bambini che si perdevano nella foresta. E che scoprivano una casa tutta da mangiare. Io non riuscivo a capire perchè loro, i bimbi, non fossero felici di restare per sempre in quella casa. Fosse successo a me, che meraviglia! Anche a voi, vero?
casetta5 blogDicevo che la casa era tutta da mangiare. Una casa tutta da mangiare, ma proprio tutta? Si. Anche con la porta da mangiare? Si, la porta era di cioccolato con una maniglia di confetto al torroncino argentato.E gli assi di legno? No, non di legno. Di cialda friabile e dolce.
casettaporta blogE il vialetto? Tutto di cioccolatini  e trucioli di cioccolato e pepite colorate con tanti alberi di pasta frolla e palline d’argento. Gli alberi di frolla? Ma come è possibile?  E’ possibile, nelle fiabe tutto è possibile. Solo nelle fiabe? No, non solo….
casettaalbero blog
casettaingresso blog











Pero’ magari il tetto ha le tegole, vero? Si, certamente. Ma anch’esse di cioccolato e con cuori di frolla e i fiocchi di raso rosso per impedire che voli via….….
casettatetto blog
Pero’….non vediamo le finestre. Come puo’ una casa non averle? La casa dei sogni ha le finestre di zucchero e i fiori di palline colorate …
casettadilato blog
Da una parte ci sono due finestre….
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… e dall’altro solo una….Si è dovuto mettere un po’ di legna sotto il vaso dei fiori..Legna vera? No, biscotti al cacao, croccanti e saporiti.
casettalatob blog

Tranquilli che dietro è ben chiusa. Vedete?  Le finestre hanno le persiane ben accostate, legna in abbondanza e un grosso tronco da far bruciare nelle sere di freddo. Un tronco? Beh, un grande gianduiotto da sgranocchiare nei momenti di languore….

casettadietro blog
Insomma, bambini. Non crediate che i sogni non si possano realizzare. Non crediate che non ci siano bambini con cui giocare, animaletti da coccolare, befanine da aspettare. Non ci credete?

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Pero’, non mangiateli tutti in un soffio….conservateli e regalatene un po’ ai vostri amichetti…magari in una busta con un gran fiocco rosso, non credete?


biscottibimbe blog Buona Epifania a tutti!


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