Peccato!

in , , by I Dolci di Pinella, domenica, agosto 31, 2008
Peccato non aver avuto una ricciola appena pescata, stasera.
Come quella di mercoledi, mangiata dalla Stef a Villasimius.

Peccato non esserci stata la Stef , stasera. Avrebbe raccolto con il cucchiaio la salsa cruda al pomodoro.

Peccato non esserci stata la RitaMezzini, stasera. Avrebbe gustato e commentato a suo modo e io avrei bevuto le sue parole. Magari , avrebbe potuto portare la sua gelatiera ed io non avrei rimpianto il pacojet di Stefano Deidda, chef strabiliante che fa un gelato alle cipolle strabiliante.

Peccato non averle avute al mio tavolo, stasera.



Non scrivo quasi mai sul salato, ma stasera è diverso. Sarà la cena da Stefano? Sarà la rimembranza della ricciola? Chissà.

Salsa di pomodoro
(da C.Sadler)

Ho preso dei pomodori ciliegia, maturi ma non troppo. Li ho passati al passimo dei pomodori e poi ho aggiunto olio d'oliva, sale, pepe, succo di limone e worchestershire sauce. Ho velato (piu' che velato, direi...) dei piatti e...
In mancanza della ricciola...avendo a disposizione solo dello spada affumicato..ho fatto degli involtini che ho sistemato sulla salsa.Sognando la ricciola. Sognando il filetto di tonno .
Poi. Ecco il gelato di cipolle. Ricetta del mio adoratissimo Roberto Petza.

Gelato di cipolle

500 gr di cipolle bianche
100 gr di zucchero
100 gr d'acqua
450 gr di latte
350 gr di panna fresca
100 gr d'olio ev
sale q.b

Ho affettato finemente le cipolle e le ho messe in un colapasta. Ho aggiunto il sale e rimescolato. Le ho lasciate riposare per circa 2 ore, poi le ho risciacquate con cura. Ho preparato lo sciroppo e ho immerso le cipolle facendo prendere il bollore. Ho aggiunto il latte, ho fatto quasi disfare le cipolle e quindi le ho lasciate raffreddare. Ho aggiunto la panna e l'olio e le ho messe in frigo per un giorno. Ho frullato , messo in freezer. Quindi, in mancanza di una gelatiera, ho tagliato il gelato a blocchi e l'ho mantecato con il Bimby.

Una noce per un'amica

in , , by I Dolci di Pinella, mercoledì, agosto 27, 2008
Non è che molto spesso occorra fare un dolce mirabolante per un'amica, un amico. Ogni tanto puo' saltare fuori una cosa piccola come una noce, magari non tanto piccola da non racchiudere all'interno una semplice crema pasticciera alla vaniglia di Tahiti, presa al volo a Parigi da Detou proprio nell'attimo in cui stavo per andar via e se non voltavo lo sguardo non la vedevo e non la prendevo e forse non sarebbero nate le noci.

Ma e' serendipity questa cosa?

E' tutta una casualità fare un dolcino minuto in un giorno invaso dal segno dell'amicizia, in un giorno cosi intenso, cosi particolare, in grado di riscattare un intero anno di ..incertezza?

Basta una noce ripiena di crema?

Credo di si. Basta darla ad un amico. Ad un'amica. O comunque ad una persona.


Ci si puo' magari sedere intorno ad un tavolo, con calma e avvolgere ognuna con della carta velina bianca, chiudere il tesoro con un nastrino di seta che possa essere allentato piano .


Santo cielo, che ritardo! Ma ora eccomi qui...Se volete sapere tutto ma proprio tutto su questi buonissimi bonbons, andate a leggere qui.
In effetti serve una cialdiera elettrica, ma a mio parere si puo' ottenere un bel risultato anche stendendo la pasta, ritagliando dei dischi e facendoli aderire alla parte convessa di uno stampo a semisfere.
In ogni caso ecco la ricetta :

Noci ripiene

225 gr di farina
125 gr di burro
50 gr di zucchero
un uovo grande
una punta di cucchiaino di lievito per dolci
scorza di limone (opzionale)

Impastare gli ingredienti come per una frolla. Far freddare l'impasto in frigo per circa 30 minuti, poi fare dei rotolini da cui ricavare delle palline di 6-7 gr ciascuna. Devono essere tutte uguali altrimenti non combaciano bene al momento della farcitura. Cuocere nella cialdiera per circa 2 minuti oppure, in alternativa, in forno fino a doratura.
Farcirle con una crema pasticciera al limone oppure a vostro gusto. Velare con zucchero al velo.
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